Jerry Masslo 25 anni dopo
Jerry ha vissuto intensamente. Non lo hanno mai fermato la povertà, le condizioni avverse, le leggi sull'apartheid. Insieme al fratello scappa dal Bantustan per sfuggire alla dittatura che opprimeva il paese. La sua fuga, piena di pericoli, lo porta in Italia. Qui si scontra con la burocrazia che gli nega il diritto di asilo politico e, quindi, della possibilità di ottenere un permesso di soggiorno. Grazie all'intervento di Amnesty International, che ottiene l'interessamento dell'UNHCR, Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, riesce ad essere liberato dal carcere dell'aeroporto di Fiumicino e rimanere in Italia sebbene senza alcuno status giuridico definito. Inizia ad imparare l'italiano e, in attesa di ottenere il visto per il Canada, dove risiedeva la sua famiglia, trova lavoro come stagionale per la raccolta del pomodoro in provincia di Caserta, a Villa Literno. Le condizioni di vita sono prossime alla schiavitù: lavoro mas...