Villa Malaparte, opera di Adalberto Libera per lo scrittore Curzio Malaparte. Concepita come una enorme ara in perfetta simbiosi con la natura che la circonda , lo splendido scoglio che la ospita. La composizione architettonica si basa su pochi, semplici paradossi o contrasti formali: rifugge ma comprende, contiene in sè ma rinnega, prova a caricarsi di simbolismi attraverso le simmetrie geometriche, le proporzioni, l'assenza di elementi decorativi in facciata. Le finestre diventano un sistema di relazione con le visuali, con i panorami che inquadrano e non più una semplice ripetizione ritmata ed uniforme di aperture. Gli interni giocano anche essi sul contrasto tra semplicità e sfarzo, vita francescana e ostentazione del lusso. La scalinata-teatro che caratterizza il profilo della villa è una invenzione che prosegue il gioco dei contrasti e accentua la appartenenza della villa ad un mondo arcaico eppure moderno, dove il tempo è sospeso.
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