Napoli, grazie!

Condivido la lettera di una ragazza (vissuta prevalentemente a Brescia con padre napoletano) che per due anni ha vissuto a Napoli. Semplicemente per provare a capire cosa significa abitare e vivere in questa città.

 

Napoli, grazie.
Quando sono arrivata due anni fa, non sapevo cosa aspettarmi. Avevo paura. Dovevo cominciare tutto da capo, integrarmi, far funzionare la mia vita al meglio e raggiungere diversi obiettivi.
Grazie per avermi insegnato il gusto del caffè, quello vero, che di mattina ti coccola e di pomeriggio ti intrattiene con le persone che ami.
Grazie per avermi accolta nel tuo teatro a cielo aperto, una recita di colori, odori, suoni e schiamazzi, che a volte ti fanno rendere conto di quanto tu stia prendendo la vita con troppa pesantezza e rigore.
Grazie per avermi regalato persone speciali, ormai indelebili nel mio cuore. Grazie per i miei amici musicisti, per quelli pazzi, per i miei fratelli brasileiri e dominicani, per i "Davide" della mia vita, per i miei compagni di classe.
Grazie per avermi fatta sentire parte di un gruppo scolastico per la prima volta. Qui, l'essere diversi è considerato un dono, la tua diversità diventa motivo di curiosità.
Grazie per avermi dato la tranquillità psico-fisica per permettermi di dare tutta me stessa e uscire dal Liceo con il voto che ho sempre voluto e conseguire, contemporaneamente, la patente.
Grazie per avermi spronata a fare esperienze nuove, per esempio salire su un motorino, padroneggiare i mezzi pubblici, fare l'artista di strada, andare in centri sociali, fare la modella e tanto altro.
Grazie per la pizza, la pastiera, la pasta e patate, la provola. Grazie per la sfogliata calda e la graffa. Grazie per essere una città fatta di salite e discese, così mi posso sentire meno in colpa, anche se mi abbuffo.
Grazie per i vicoli magici in cui ogni giorno ho scoperto segreti che sai svelare solo a chi questa città la vive.
Grazie per i panorami indimenticabili, per i giorni al mare con gli amici, le mattine silenziose a Castel dell'Ovo, le passeggiate a Mergellina, il tumulto alla Pigna Secca.
Grazie per i miei meravigliosi parenti, che sono stati per me vita, musica, danze, risate e gioia. Mi hanno fatta sentire a casa. Mi hanno fatto capire che sono sempre stata e sempre sarò nel loro cuore.
Grazie a mia nonna, che tutti i giorni mi ha sfamata con la sua presenza e il suo costante amore (anche con piatti che potevano andare "davanti al re").
E grazie anche al mio papà, che devo lasciare qui, che è davvero il mio migliore amico, e una delle persone migliori che io conosca.

Tornerò. Quando vivi a Napoli, Napoli ti resta dentro. Per sempre. Venite a visitarla per crederci. Grazie per tutto l'amore ricevuto. Grazie Napoli.

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