Carpe Diem, Orazio
Non domandare tu mai
quando si chiuderà la tua vita, l
a mia vita,
non tentare gli oroscopi d’oriente,
male è sapere, Leucònoe.
Meglio accettare quello che verrà,
gli altri inverni che Giove donerà
o se è l’ultimo, questo
che stanca il mare etrusco
e gli scogli di pomice leggera.
Ma sii saggia: e filtra il vino,
e recidi la speranza lontana,
perché breve è il nostro cammino,
e ora, mentre si parla
il tempo è già in fuga,
come se ci odiasse!
così cogli la giornata,
non credere al domani.
Orazio
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