Dalai Lama - 4 settembre 2015
Quando diciamo "io amo i membri della mia famiglia, la gente del mio paese o della stessa religione o del mio stesso colore" stiamo limitando il nostro affetto.
Ma con una corretta prassi, da un normale livello di affetto possiamo sviluppare un amore universale, molto più imparziale, in cui quello che ci interessa delle altre persone non è la loro fede, la loro nazionalità, o il loro status sociale, quanto il sentire che sono esseri umani.
Loro, gli altri sono i nostri Fratelli e Sorelle.
When we say "I love the members of my own family, the people of my own religion or country or color" bias limits our affection. But with proper practice, from an ordinary level of affection we can develop an unbiased universal love, in which we don't care what other people's faith is, their nationality, or social status - so long as they are human beings, they are our brothers and sisters.
Ma con una corretta prassi, da un normale livello di affetto possiamo sviluppare un amore universale, molto più imparziale, in cui quello che ci interessa delle altre persone non è la loro fede, la loro nazionalità, o il loro status sociale, quanto il sentire che sono esseri umani.
Loro, gli altri sono i nostri Fratelli e Sorelle.
When we say "I love the members of my own family, the people of my own religion or country or color" bias limits our affection. But with proper practice, from an ordinary level of affection we can develop an unbiased universal love, in which we don't care what other people's faith is, their nationality, or social status - so long as they are human beings, they are our brothers and sisters.
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