Napoli città derenzizzata
"Napoli città derenzizzata": il sindaco di Napoli Luigi de Magistris prende nuovamente posizione nei confronti del governo e del premier Matteo Renzi accusato di "voler mettere le mani sulla città".
"Con il governo Renzi si assiste ad una consolidata e preoccupante involuzione antidemocratica, un'accelerazione fortemente autoritaria dell'assetto istituzionale, tutta di stampo liberista. Contro le autonomie ed a favore di un centralismo anti libertario".
"Premier non eletto, nominato dalla casta. Uso bulimico ed abnorme - in violazione della costituzione - dei decreti legge e del ricorso alla fiducia. Ribaltamento eversivo della costituzione con l'utilizzo della legislazione ordinaria, a colpi di maggioranza. Attacco al diritto al lavoro con il jobs act, riduzione di diritti e dignità delle lavoratrici e dei lavoratori. Smantellamento della scuola pubblica. Lottizzazione dei servizi pubblici e di interesse pubblico".
Il sindaco de Magistris aggiunge: "Via libera con lo Sblocca Italia (rectius, sblocca affari, mafie e corruzioni) al massacro del paese: faraoniche opere pubbliche, trivellazioni, inceneritori, commissariamenti di interi pezzi di territorio. Privatizzazioni di patrimonio, beni, servizi.
La bellezza del nostro paese svenduta al mercato di lobby, cricche e mafie".
"Vogliono mettere sul mercato liberista anche corpi ed anime. Il respingimento dei diversi e degli ultimi, considerati scarti del liberismo consumistico. Tagli ai servizi per i cittadini attraverso i tagli ai comuni. Tanto altro ancora nella rottamazione dei diritti, della Costituzione, dell'Italia. Non ha rottamato il sistema politico, sta rottamando costituzione e paese. Mafia capitale, inchieste Expo, opere pubbliche indagine Firenze, Venezia Mose e altro: tutto nell'era renziana. Mi sembra un saldatore, più che un rottamatore!".
Il primo cittadino partenopeo sottolinea che "a Bagnoli, ora, Renzi, dopo anni ed anni di omissioni, sprechi, affari e crimini, quando abbiamo finalmente messo in campo l'azione di rilancio di Bagnoli, smascherando anche gli autori dei disastri del passato, invece di dare alla città le risorse per la bonifica - dovere di stato trattandosi di un sin (sito di interesse nazionale ) - ha deciso di commissariare.
Vuole mettere le mani sulla città con le stesse logiche di potere che hanno distrutto parte del nostro paese".
"A Napoli- spiega Luigi de Magistris- non comandano più le segreterie del sistema partitocratico, le cricche, i patti masso-mafiosi, le lobby. Vogliono aggirare la nostra autonomia e la nostra esperienza colpendoci dall'alto. Vi abbiamo scoperto.
Volete occupare - con violenza di stato e con poteri speciali - la nostra terra e affidarla a mani sbagliate. Di fronte alla violazione della costituzione, all'occupazione violenta del territorio, all'abuso della legge, all'uso illegittimo del diritto, alle derive autoritarie, c'è un unico rimedio: ora e sempre resistenza. Sarebbe un delitto morale non resistere".
E la conclusione: "Ecco perchè la nostra città si proclama derenzizzata. Resisteremo con il referendum. Resisteremo con la disobbedienza civile. Resisteremo nelle piazze, nelle strade e nei vicoli della nostra città. Resisteremo con la lotta politica. Resisteremo con la fantasia e la creatività di cui siamo capaci. Resisteremo con l'amore della non violenza. Siamo onesti e non ci facciamo occupare con mani e denari sporchi che puzzano di compromesso morale, meglio essere un pò brutti e sporchi, ma onesti, che essere tirati a lucido ma con la coscienza sporca.
Possiamo vincere e comunque lotteremo. Solo chi non lotta ha già perso!"
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