Inner Design Technology: astrazioni simboliche di senso

MARCO DELLI NOCI 
Sabato 6 Giugno 2015 ore 14.25
Quale legame esiste tra società, ambiente ed architettura? A questa ardua domanada ha provato a rispondere, durante la lectio magistralis intitolata "Inner Design Technology: astrazioni simboliche di senso", Patrizio Paoletti, esperto di comunicazione relazionale e presidente della Fondazione Patrizio Paoletti - attiva da oltre 14 anni nella ricerca neuroscientifica e psicopedagogica per lo sviluppo e la comunicazione - presso la Chiesa di Cristo Flagellato. L'evento è stato promosso dall'Università degli Studi di Basilicata a sostegno della candidatura di Matera ad ospitare nel Dipartimento per le Culture Europee e del Mediterraneo la Cattedra UNESCO "Paesaggi culturali del Mediterraneo e comunità di saperi".

Una lectio magistralis incentrata su come la strutturazione interna all'uomo fatta di riferimenti, significati e contenuti, si rifletta nelle sue rappresentazioni esteriori e materiali, e come al contempo ambiente, contesto e circostanze creino nell'uomo una stratificazione e una struttura di narrazione interiore, in uno scambio di influenze reciproco.

Cos'è l'astrazione simbolica di senso e dove può portare l'essere umano? "Astrazione simbolica di senso – afferma Paoletti – è il nostro quotidiano. Noi fin da bambini impariamo a produrre una dimensione astratta che ci consente di ottenere attorno a noi dei risultati, delle cose". Si parte dall'ambiente "che non è separabile da noi stessi. Dunque, l'ambiente è un fattore importante nell'ottenimento dei risultati ed è determinante". E prosegue: "Superare le astrazioni e finalizzare il tutto ai nostri obiettivi richiede il nostro impegno, ci vuole allenamento. Dobbiamo chiedere a noi stessi un pensiero articolato e soprattutto dobbiamo incanalare la nostra vita nella direzione del raggiungimento del risultato che vogliamo". Ma non devono mancare delle precondizioni come "trovare spazi nella nostra mente, ne abbiamo tantissimi" ed "educarci al silenzio". A quel punto, spiega Paoletti, "scopriremo nuove capacità che credevamo di non avere e potremo sintonizzarci con altre risorse".

Paoletti si sofferma anche su Matera: "La città dei Sassi è un luogo straordinario e sono convinto che in futuro avrà un ruolo importante a livello culturale in Europa, perché Matera è un evento simbolo di rielaborazione del passato, ciò che noi europei dovremmo imparare". L'esperto di comunicazione individua la formula per Matera 2019: "Bisognerà lavorare sulla cultura creando reti d'influenza, cioè connettersi al resto d'Europa e del mondo condividendone i saperi. E far si che a Matera ci sia un contenitore dove tutti i saperi sono disponibili". E conclude: "Essere interconnessi è una necessità, solo cosi si potranno dirigere gli eventi del mondo".

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