La poltrona della discordia
Pochi giorni fa ha fatto molto scalpore la foto della gallerista Zhucova, più nota per essere compagna del miliardario Roman Abramovich, ritratta su una poltrona in stile pop avente le fattezze di una donna di colore. Non voglio addentrarmi nelle polemiche seguite alla pubblicazione della foto, che tacciano di razzismo la gallerista; l'arte odierna in molti casi è fatta di provocazioni e si compiace nel suscitare reazioni contrastanti.
Forse gli stessi intenti che voleva provocare Allen Jones, l'artista pop britannico, operante negli anni a cavallo tra il '60 ed il '70, che ha ispirato la poltrona in questione (vedi foto).
Figura controversa ma che rifletteva le attitudini dei suoi tempi, ispirò comunque Stanley Kubrick per gli arredi del Korova Milkbar di "Arancia meccanica". Negli intenti del regista c'era anche una critica ai mass media che raffiguravano la donna come un oggetto da esposizione e le opere di Jones vennero ritenute esemplificative di questa denuncia.
Nelle opere di Allen Jones la figura ed il corpo femminile ebbero un ruolo centrale per la costruzione della sua immagine artistica, ma si pongono sempre al limite, sul filo del rasoio, tra ossessione e culto, adorazione e maniacalità, erotismo e provocazione.
"L'impulso erotico trascende le barriere cerebrali e richiede una risposta emotiva diretta. Dovendo confrontarsi con una sollecitazione di tipo astratto le persone preferiscono dare spazio al parere di un esperto, ma nel caso di una sollecitazione erotica ognuno è un esperto."
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