Letture e Frammenti

"La nostra vita, così com'è, è solo reazione meccanica a stimoli esterni: quello che chiamiamo io è un groviglio confuso di piccoli io in perenne conflitto fra loro. 
Non c'è unità in noi: «l'uomo è plurale. Il nome dell'uomo è legione». 
Da qui la necessità di costruirsi un Centro di Gravità, o Centro Magnetico, intorno al quale agglutinare un certo numero di io e procedere dalla molteplicità verso l'unità. 
La via è data dallo sforzo cosciente e dalla sofferenza volontaria. 
Lo sforzo cosciente è attenzione, presenza, ricordo di sé; la sofferenza volontaria è invece l'abbandono delle proprie certezze, delle proprie opinioni, della propria affermazione meccanica di se stessi, del desiderio di rassicurazione, del conforto intellettuale del proprio senso di sé con le sue pretese di importanza e di onniscienza. 
Lo sforzo consiste anche nello smascheramento delle emozioni negative - ansia, rabbia, autocommiserazione, vanità, amor proprio, ecc. - dell' "immaginazione", cioè il credersi ciò che non si è, e dell' "identificazione", concetto non dissimile da quello che i Buddhisti chiamano 'attaccamento'."



Appuntamento martedì 29 ottobre ore 20,00 all'Hopera Cafè, 
Calata Trinità Maggiore 3 Napoli.

Commenti

Post popolari in questo blog

Villa Malaparte, Capri

Le stazioni dell'arte

Brigitte Bardot e villa Malaparte a Capri