Glossario elezioni 2013


Il significato delle parole a volte lo dimentichiamo, usandole in maniera automatica ogni giorno all'interno dei nostri discorsi. In vista delle prossime elezioni politiche ho voluto curiosare sul significato di alcune di esse.
E' simpatico verificare come il senso possa essere travisato o interpretato in maniera differente rispetto al significato originale.

Elezione 
l’eleggere, l’essere eletto, l’insieme delle operazioni mediante le quali si eleggono le persone destinate a rappresentare una collettività o a ricoprire determinati uffici; scelta conforme alle proprie motivate preferenze.
Elettore
chi elegge, chi ha diritto a partecipare a un’elezione; il cittadino che gode del diritto di partecipare alle elezioni dei propri rappresentanti al Parlamento o agli organi amministrativi dello Stato. 
 Dal lat. electore(m), deriv. di electus, part. pass. di eligere; cfr. eleggere.
Voto
espressione della volontà in procedimenti elettivi o deliberativi; ogni singolo suffragio dato a un candidato, a uno schieramento politico, a una proposta di legge e sim., o da essi ottenuto; per estens., votazione.
| voto di scambio, voto concesso a un candidato da un elettore o un gruppo di elettori in cambio della promessa di futuri favori in caso di elezione
 Lat. votu(m), deriv. di vovere ‘far voto, offrire in voto’; nel sign. 4, dall’ingl. vote.
Partito politico
associazione di cittadini mirante allo svolgimento di una comune attività politica
Programma
esposizione ordinata e particolareggiata di ciò che si vuole o si deve fare: programma di lavoro; il programma politico di un partito  
progetto, piano: fare dei programmi per il futuro
 Dal lat. tardo programma, che è dal gr. prógramma ‘pubblico avviso’, deriv. di prográphein ‘scrivere prima’, composto di pro- ‘pro’ e gráphein ‘scrivere
Candidato
chi aspira all’assegnazione di una carica politica o amministrativa, per lo più elettiva
 Dal lat. candidatu(m), deriv. di candidus ‘candido’, perché gli aspiranti alle cariche pubbliche indossavano una toga bianca.
Eletto
Innalzato a qualche dignità o grado, scelto, nominato; pregevole, nobile, distinto; chi è stato scelto.  
Onorevole  ant. Orrevole
degno di onore; in Italia, titolo attribuito ai membri del parlamento, soprattutto ai deputati.
che fa onore, che costituisce motivo di onore
 Dal lat. honorabile(m), con sostituzione di suff.; il n.m. è calco del fr. honorable.
Ministro
chi esercita un alto ufficio, agendo in nome e per conto di un’autorità o un’entità superiore; chi svolge un’opera attiva per la diffusione di qualcosa; chi amministra, chi cura l’amministrazione di qualcosa; chi ha funzioni subordinate; esecutore
 ciascuno dei membri del governo preposti ai vari dicasteri
 Dal lat. ministru(m) ‘servo, aiutante’ (ma con passaggi semantici che hanno elevato il sign. originario), deriv. diminus ‘meno’, sul modello di magister ‘maestro’, da magis ‘più’.

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